Manutenzione Elettrica: Esame a vista e prove di funzionamento
Chi opera nella manutenzione elettrica deve necessariamente rispettare una serie di regole fondamentali per evitare ogni genere di rischio che possa mettere a repentaglio la sua salute e quella degli altri.
Quando si effettua una verifica su un impianto elettrico, che questa sia iniziale o periodica, bisogna realizzare sempre una serie di interventi che provino l’adeguatezza dell’impianto analizzato secondo quelle che sono le norme vigenti in tema di sicurezza.
Le linee guida “Verifica e controllo impianti elettrici. Dlgs 81/08” per una corretta manutenzione, (individuate nell’art. 1, comma 2 del DM 22 gennaio 2008, n.37) specificano come ogni datore di lavora debba per legge mantenere sempre in piena efficienza e sotto controllo l’impianto elettrico.
Tali linee definiscono dettagliatamente quello che è il procedimento di manutenzione che ogni operatore ha l’obbligo di rispettare. Proprio chi opera in tale settore deve essere addestrato, equipaggiato adeguatamente e qualificato a svolgere un ruolo tanto delicato e pericoloso.
Il primo passaggio è quello di eseguire un esame a vista. L’esame a vista può essere di due tipologie:
- una che riguarda l’accertamento del rispetto delle norme vigenti attraverso l’ispezione dei materiali utilizzati e di eventuali anomalie;
- un’altra che comprende una indagine più approfondita effettuata con mezzi utili a tale scopo.
Terminato l’esame a vista, potrebbero essere richieste alcune modifiche che tengano conto dello stato di degrado rilevato, secondo quelle che sono le Norme CEI in vigore.