VERIFICHE PERIODICHE IMPIANTI ATEX
Quali sono le prove per la verifica degli impianti elettrici in ambienti con pericolo di esplosione?
Le esplosioni improvvise (per la presenza ad esempio di gas infiammabili, vapori o polveri combustibili) in determinati luoghi di lavoro in cui sono installati impianti elettrici ATEX (zona 1 e 2) possono provocare conseguenze molto serie per chi lavora. Le norme mirano a tutelare prevalentemente i lavoratori che effettuano mansioni in ambienti specifici più soggetti alla formazione di atmosfere esplosive. È quindi importante eseguire delle verifiche periodiche di impianti ATEX. L’obiettivo principale di un datore di lavoro deve essere sempre quello di salvaguardare i propri dipendenti da eventuali rischi attraverso una serie di iniziative legate alla sicurezza.
Verifiche impianti Atex
Con il DPR 462/01 è stato introdotto l’obbligo, per il datore di lavoro, delle adeguate verifiche degli impianti ATEX nei luoghi con pericolo di esplosione. La messa in esercizio degli impianti in luoghi con pericolo di esplosione non può essere effettuata prima della verifica di conformità rilasciata al datore di lavoro ai sensi del comma 2. Questa verifica è effettuata dallo stesso installatore dell’impianto, al quale spetta il compito di rilasciare la dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente. Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti. Da queste ultime viene effettuata l’omologazione, la cui prima verifica si basa sulla conformità alla normativa vigente di tutti gli impianti denunciati. Nei comuni singoli in cui è stato attivato lo sportello unico per le attività produttive, la dichiarazione di cui al comma 3 deve essere presentata allo sportello.