In passato, come oggi, diverse aziende hanno scelto con successo di efficientarsi energeticamente e, quindi, di ricorrere all’approvvigionamento tramite fonti rinnovabili.
Fra gli interventi tecnici da effettuare in questa direzione, e i conseguenti investimenti economici, le cabine elettriche assumono un ruolo strategico per la realizzazione di impianti da connettere alla rete di distribuzione.
Infatti, una volta realizzato, ad esempio, un impianto fotovoltaico occorre collegarlo in media tensione alla rete, ma prima il distributore elettrico deve concedere tale collegamento.
Cosa implica progettare e realizzare una cabina elettrica a servizio dell’impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili?
Premessa d’obbligo è rappresentare che non sempre è possibile connettere un impianto di qualsiasi potenza alla rete di distribuzione: le infrastrutture esistenti, infatti, possono non essere sufficientemente dimensionate per accettare l’energia prodotta dall’impianto.
Oggi la maggiore consapevolezza dei tempi tecnici e, talvolta, dei limiti dell’interlocutore ENEL, ha permesso a coloro che progettano e realizzano questi impianti di muoversi per tempo per sondare le problematiche che si possono incontrare.
Nella progettazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile a servizio di un’azienda, il primo step è la domanda di connessione “TICA” (acronimo di “Testo Integrato di Connessioni Attive”) che consente di conoscere la fattibilità dell’allacciamento dell’impianto alla rete e i costi per la realizzazione di tale allaccio.
Una volta verificato questo primo step, il secondo passaggio è la valutazione del dimensionamento dell’impianto e la preventivazione della cabina elettrica necessaria e può essere anche più di una.
In generale il costo della singola cabina varia a seconda della potenza dell’impianto da realizzare. Ma può capitare anche che si realizzino un paio di cabine: quella di ricezione Enel e, a fianco, il locale utente da cui derivare una linea in cavo fino alla cabina inverter, in cui vengono installate le apparecchiature per la trasformazione da corrente continua a corrente alternata e il passaggio da bassa a media tensione.
Questo permette comunque, anche a fronte del costo di una doppia cabina, un notevole risparmio di costi attraverso l’utilizzo di una quantità inferiore di cavi e con sezione inferiore.
Cosa accade invece se la cabina è già presente in azienda?
Un altro caso invece che si può verificare è la necessità di adeguamento della cabina elettrica già esistente alla norma tecnica CEI016 per ottenere dal Distributore di zona la connessione alla rete di media tensione.
In questo caso i costi sono variabili in base all’anzianità delle apparecchiature esistenti e alla potenza dell’impianto che si desidera realizzare.
Realizzare cabine elettriche di MT/BT o MT/MT è il nostro core business e i nostri tecnici sono a disposizione per qualsiasi esigenza.