SCARICATORI DI SOVRATENSIONE: È OBBLIGATORIO INSTALLARE GLI SDP?
Il compito degli scaricatori di sovratensione è quello di assorbire le sovratensioni degli impianti elettrici ed evitare, di conseguenza, eventuali cortocircuiti. Si tratta quindi di dispositivi, da utilizzare anche in impianti già esistenti, che proteggono dalle sovratensioni le apparecchiature che utilizziamo.
Gli scaricatori di sovratensione sono conosciuti anche come SPD (Surge Protection Device, e cioè dispositivo di protezione dalle sovratensioni) e si dividono in tre classi. Per capire qual è lo scaricatore utile per un determinato impianto, vanno verificati i parametri della tensione nominale, la tensione massima continuativa, la tensione a vuoto, il livello di tensione di protezione, il fusibile di protezione, la corrente impulsiva e la corrente nominale di scarica.
LE TRE CLASSI DI SCARICATORI DI SOVRATENSIONE
La prima classe è composta da scaricatori, da inserire sotto il contatore, utilizzati in aree soggette a violenti temporali e servono a scaricare le correnti dei fulmini senza subire alcun danno. Gli scaricatori di classe 2 sono complementari a quelli di classe 1 e supportano le sovratensioni provocate da manovre sulla linea elettrica. Sono composti da un componente elettronico che protegge gli altri componenti di un dispositivo elettronico da fenomeni transitori di sovratensione e da uno spinterometro. Infine, gli scaricatori di classe 3 per avere una maggiore protezione, devono essere installati nel retro della presa degli elettrodomestici.
LO SCARICATORE DI SOVRATENSIONE È OBBLIGATORIO?
L’installazione degli SPD non è obbligatoria, ma è sempre il caso di effettuare un accurato esame del rischio da sovratensione atmosferica per evitare spiacevoli imprevisti.
Quando un edificio presenta rischi specifici, si può utilizzare la procedura semplificata; in questo caso un software permette di fare una valutazione del rischio in pochissimo tempo in modo da capire se installare l’SPD oppure no.
Quando il committente, pur conoscendo i rischi a cui va incontro, decide di rifiutare la protezione dei propri beni, per evitare eventuali contenziosi se dovessero verificarsi dei danni, deve manifestare la sua scelta in forma scritta.