L’importanza del fotovoltaico nelle aziende per il processo di transizione energetica
Eppure, limitare la transizione energetica alla chiusura progressiva delle centrali a carbone e allo sviluppo di energie pulite sarebbe, tuttavia, riduttivo: come già accaduto in altri passaggi epocali (come quello dal legno al carbone, o dal carbone al petrolio), intraprendere questa strada significa effettuare un vero e proprio cambiamento di paradigma dell’intero sistema, una messa in campo di strumenti e soluzioni che permettano davvero a singoli, aziende e Paesi di raggiungere i risultati sperati per il bene dell’uomo e dell’ambiente. Già, perché tutto questo si traduce in un vantaggio non solo per il clima ma anche per l’economia e la società: dalla riduzione dell’inquinamento all’aumento dell’economia circolare, dalla creazione di nuovi servizi per i consumatori all’apertura di nuovi posti di lavoro.
La transizione energetica entra in azienda
Va da sé che in questo processo di cambiamento non sono esenti le aziende che, tra i principali attori, beneficiano delle loro stesse best practice in vari modi. Il primo è quello del risparmio energetico: grazie alla produzione di alcuni impianti, quali il fotovoltaico per le aziende, infatti, queste possono puntare all’autosostentamento, abbassando così notevolmente i costi della bolletta e aumentando la propria produzione. A questo si aggiunge un beneficio in termini di brand awareness: comunicare e proiettare, all’interno quanto all’esterno, l’immagine di realtà che investono per portare il fotovoltaico nelle aziende ne migliora la percezione agli occhi del pubblico, che più piacevolmente sarà portato a contribuire al benessere aziendale lavorando o acquistandone servizi e prodotti.
Infine, c’è un non trascurabile vantaggio economico è dettato dagli inventivi e dalle detrazioni previsti dal Governo: tra gli strumenti a disposizione di PMI e grandi imprese c’è, infatti, il cosiddetto Piano di Transizione 4.0, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e investimento di 24 miliardi di Euro che punta ad agevolare investimenti legati ai temi della transizione tecnologica e ambientale. Tra le agevolazioni, trovano spazio anche gli interventi legati alla produzione di energia rinnovabile tramite impianti solari: un potenziamento dell’aliquota di ammortamento degli incentivi per il fotovoltaico per aziende (passato quest’anno dal 10% al 6%, con spesa massima non superiore ai € 2 milioni) e il credito d’imposta, con cui è possibile usufruire di benefici nei tre anni successivi agli investimenti che non rientrano nel Piano.