Fenomeni atmosferici violenti come la grandine di grandi dimensioni possono essere nemici degli impianti fotovoltaici, fino al punto di compromettere il funzionamento dell’impianto fotovoltaico.
Le recenti grandinate in Veneto e Lombardia hanno giustamente accentuato la paura per i danni provocati da questi eventi eccezionali e, visto che i danni maggiori sono avvenuti a carico delle coperture dei tetti prima che ai pannelli fotovoltaici, la preoccupazione per il previsto accentuarsi di tali eventi dovrebbe riguardare tutti i proprietari di abitazioni e non solo le coperture con pannelli.
Riguardo ai pannelli solari però, tra le immagini devastanti dei danni provocati da grandine e vento pubblicate sui giornali nelle scorse settimane, ce ne sono alcune riguardanti pannelli con il vetro superiore distrutto da chicchi di grandine grossa quanto palline da tennis.
Cosa succede se un pannello viene colpito dalla grandine?
I pannelli sono ovviamente costruiti secondo le indicazioni tecniche e qualitative stabilite dalla norma CEI 61215, che stabilisce ad esempio che le celle fotovoltaiche che debbano essere protette da una lastra di vetro temperato spessa almeno 3,2 mm.
Sempre la norma di riferimento CEI 61215 prevede, su moduli campione,diverse prove con palle di ghiaccio di diverse dimensioni e velocità di impatto. I test simulano diverse condizioni di impatto e impongono ai moduli di mantenere le prestazioni inalterate.
I test hanno dimostrato alta attendibilità alla luce dei casi reali di resistenza alla grandine.
In base a questi test si può affermare che il rischio (probabilità x valore) di danni ai pannelli dalla grandine è molto basso.
Ad ogni modo, anche un vetro rinforzato può fare poco contro la grandine di grandi dimensioni che scende a velocità di 100/120 km/h: il vetro del pannello si rompe e, di più, se è stato installato con poca inclinazione e la grandine quindi lo colpisce perpendicolarmente.
Tuttavia la presenza di crepe nella cella fotovoltaica non ha necessariamente conseguenze sulle prestazioni dell’impianto.
Cosa comportano crepe nella cella fotovoltaica?
Il silicio è un materiale estremamente fragile e potrebbero quindi essere presenti cricche o crepe già in fase di produzione, oppure creatisi in fase di trasporto e installazione, sino a rotture prodottesi nel corso della vita operativa del pannello a causa, appunto, di eventi atmosferici violenti come grandine, vento, ghiaccio.
Eventuali crepe nella cella, come detto, non significano necessariamente una diminuzione nelle prestazioni, che di fatto si verifica solo se si creano delle zone elettricamente separate all’interno della cella stessa, cosa che avviene quando si ha la separazione della parte superiore con i contatti in argento, deputata a raccogliere i portatori di carica, o dello strato di metallizzazione inferiore, in silicati d’alluminio, che viene connesso per chiudere il circuito.
Studi di laboratorio hanno sottoposto moduli di celle fotovoltaiche a prove di sollecitazione meccanica, che hanno generato delle microcricche interne, il cui impatto sulla perdita di potenza del modulo era inferiore all’1,5%.
Pertanto la diminuzione di potenza è generalmente trascurabile fin quando non si verifica la completa disconnessione elettrica di importanti settori della cella stessa, ad esempio nel momento in cui viene rotto il vetro protettivo superficiale, per cui l’acqua piovana o l’umidità penetra e va ad ossidare i circuiti.
Il problema, in questo caso, è legato al fatto che un pannello fotovoltaico è collegato in serie ad altri pannelli a creare l’impianto, e basta un solo pannello rotto dalla grandine per rendere l’impianto non operativo o con operatività ridotta, in base al punto in cui il danno si è verificato. Un pannello rotto dovrebbe essere riparato, e se inizialmente sembra funzionare tutto anche dopo la grandinata, alla lunga il pannello potrebbe deteriorarsi, quindi è opportuna la verifica da parte di un tecnico.
L’importanza della copertura assicurativa sull’impianto fotovoltaico
Nel caso di eventi atmosferici violenti come la grandine grossa, bisogna quindi verificare le condizioni dei pannelli e, se deve essere effettuato un intervento di riparazione o sostituzione di parti danneggiate, è importante avere la possibilità di attivare, a copertura dei costi subiti, le garanzie fornite da una polizza assicurativa che copra specificamente anche l’impianto fotovoltaico a servizio dell’immobile.
E’ quindi importante sottoscrivere preventivamente un’assicurazione che copra anche da questo tipo di danni, che in media può costare 20 euro l’anno per ogni kWp installato, ma i prezzi variano in base ai danni che si vogliono coprire, alla collocazione geografica (per esempio zone considerate a rischio per taluni eventi), alla potenza dei pannelli fotovoltaici installati e alle dimensioni dell’impianto. I prezzi sono poi ovviamente suscettibili di differenze a seconda della Compagnia o del prodotto assicurativo proposto. Questo tipo di assicurazione può essere stipulato sia dai privati che dalle aziende.