SMART HOME:continua a crescere il mercato globale della domotica ma spyware e malware hanno già preso di mira gli edifici Smart
Continua a crescere giorno dopo giorno il mercato globale della domotica.
In Italia, seppure ancora a passo ridotto rispetto al resto d’Europa, nel 2018 il mercato della domotica ha registrato un aumento del 52 per cento. Dati che lasciano presupporre un futuro sempre più votato all’intelligenza artificiale, alla rete di dispositivi elettronici interconnessi e, nel complesso, alle soluzioni tecnologiche più avanzate per rendere più sicura la vita di ogni giorno.
Secondo le stime di Mordor Intelligence, il mercato della cosiddetta “casa intelligente”, grazie ad un tasso di crescita annuo nel quinquennio 2019-2024, incrementerà il valore complessivo, calcolato intorno al 26 per cento.
Ma non è tutto.
Si prevedono, infatti, spedizioni sempre più cospicue per quanto riguarda i dispositivi sulla sicurezza degli edifici smart e delle abitazioni.
C’è però un problema che continua a preoccupare non poco gli addetti ai lavori. Secondo una ricerca condotta dall’azienda russa Kaspersky, specializzata nella produzione di software progettati per la sicurezza informatica, nel primo semestre del 2019, quattro computer su dieci utilizzati nella gestione degli edifici intelligenti, sono stati colpiti da attacchi informatici: spyware e malware capaci di impossessarsi delle credenziali degli account e di altre informazioni sensibili gestiti dai computer dei sistemi degli edifici smart.
Minacce provenienti prevalentemente da internet. Tra i Paesi più colpiti, l’Italia occupa purtroppo la prima posizione con la più alta percentuale di attacchi verso pc per edifici smart.