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Impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione: competenze e formazione di Sime per l’installazione nei luoghi ATEX.

Nel corso degli anni Sime si è specializzata nell’installazione e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.

Ma come vengono identificati questi luoghi e come si interviene? Cos’è l’Atex?

“ATEX” è l’acronimo di “ATmosphere EXplosive”, ovvero atmosfera esplosiva.

Questo tipo di atmosfera è infatti costituita da una miscela di sostanze infiammabili allo stato di gas, polveri, vapori o nebbie nella quale, in determinate condizioni atmosferiche, con la presenza di un innesco e di ossigeno, si può generare la combustione della predetta miscela infiammabile.

Affinché si formi un’atmosfera potenzialmente esplosiva, la sostanza infiammabile o il combustibile deve essere presente in una determinata concentrazione: se la concentrazione è troppo bassa o troppo alta si ha poca tendenza all’esplosione (ma si può produrre comunque una reazione di combustione).

L’esplosione può avvenire pertanto solo in presenza di un innesco e quando la concentrazione è all’interno del campo di esplodibilità. Tali limiti dipendono dalla pressione dell’ambiente e dalla percentuale di comburente presente in atmosfera.

L’innesco può essere generato ad esempio anche da una scintilla o da una scarica elettrica, quindi è importante avere personale formato per l’installazione e la manutenzione degli impianti elettrici in luoghi Atex.

La sicurezza nei luoghi con pericolo di esplosione è regolata dalle Direttive ATEX, che sono sostanzialmente due:

  • la Direttiva 99/92/CE, recepita con il Decreto Legislativo n. 233 del 12 giugno 2003, che definisce le prescrizioni minime per il miglioramento della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro con presenza di atmosfere potenzialmente esplosive, suddividendo i luoghi di lavoro in zone in funzione della probabilità di presenza di atmosfere esplosive e specificando i criteri di scelta dei prodotti;
  • la Direttiva 2014/34/UE recepita con il Decreto legislativo 19 maggio 2016, n. 85, che si applica, invece, agli apparecchi e sistemi di protezione, ai dispositivi di sicurezza, di controllo e di regolazione, ai componenti destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva.

Come si valuta il rischio di esplosione?

Per la gestione del pericolo di esplosione, la Direttiva 99/92/CE prescrive un’analisi del rischio volta a permettere di adottare adeguate misure di sicurezza.

Nella valutazione del rischio di esplosione deve essere tenuto conto di:

– probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive;

– probabilità della presenza, dell’attivazione e dell’efficacia di fonti di ignizione, comprese le scariche elettrostatiche;

– caratteristiche dell’impianto, sostanze utilizzate, processo e loro possibili interazioni;

– entità degli effetti prevedibili.

Le aree a rischio di esplosione sono ripartite in zone in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfere esplosive.

Nelle aree di lavoro in cui sono presenti atmosfere potenzialmente esplosive va obbligatoriamente  esposto un segnale di forma triangolare con la scritta “EX” in lettere di colore nero su fondo giallo e bordo nero.

Come si progettano e si realizzano gli impianti elettrici nei luoghi con atmosfere esplosive (ATEX)?

Le prescrizioni specifiche per la progettazione, la scelta, l’installazione e la verifica iniziale degli impianti elettrici in luoghi con presenza di atmosfere esplosive sono contenute nella Norma CEI EN 60079-14 “Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici”, (Classificazione CEI: 31-33).

Le prescrizioni si applicano nel caso di apparecchiature utilizzate in condizioni atmosferiche standard  per temperatura, pressione e contenuto di ossigeno; diversamente, in caso di condizioni atmosferiche diverse, possono essere necessarie precauzioni addizionali.

Secondo quanto indicato nella norma di cui sopra, le misure preventive per ridurre il rischio di esplosione da materiali infiammabili sono basate su tre principi:

  1. sostituzione di un materiale infiammabile con uno che sia non infiammabile o meno infiammabile,
  2. controllo (evitare o minimizzare le emissioni, controllare le emissioni, prevenire la formazione di un’atmosfera esplosiva, evitare le sorgenti di innesco),
  3. mitigazione (ridurre il numero di persone esposte, fornire misure per evitare la propagazione di un’esplosione, fornire mezzi per il rilascio della pressione di esplosione, fornire mezzi per la soppressione della pressione di esplosione, fornire dispositivi di protezione individuale adeguati).

Una volta applicati i principi di sostituzione e controllo i luoghi pericolosi rimanenti dovrebbero essere classificati in zone secondo la probabilità di presenza di un’atmosfera esplosiva.

Per facilitare la selezione delle apparecchiature elettriche appropriate e per la progettazione di installazioni elettriche adeguate, i luoghi pericolosi sono classificati nelle Zone 0, 1 e 2 per gas e vapori e in Zone 20, 21 e 22 per le polveri.

Gli impianti elettrici di questi luoghi devono rispondere alle prescrizioni appropriate per gli impianti elettrici in luoghi non pericolosi ancorché insufficienti per gli impianti in luoghi pericolosi.

Per la scelta di apparecchiature elettriche in ambienti ATEX sono necessarie le seguenti informazioni:

  • classificazione dei luoghi pericolosi comprese eventuali prescrizioni per il livello di protezione delle apparecchiature;
  • classificazione dell’apparecchiatura elettrica in relazione al gruppo o sottogruppo del gas, del vapore o della polvere;
  • classe di temperatura o la temperatura d’accensione del gas o del vapore interessato;
  • temperatura minima di accensione della nube di polvere e la temperatura minima di accensione dello strato di polvere;
  • uso previsto dell’apparecchiatura;
  • influenze esterne e la temperatura ambiente.

Le prescrizioni generali relativamente alla costruzione, prova e marcatura degli apparecchi elettrici e dei componenti Ex destinati ad essere utilizzati in ambienti con atmosfere esplosive ATEX sono definite dalla Norma CEI EN IEC 60079-0 “Atmosfere esplosive. Parte 0: Apparecchiature – Prescrizioni generali”, (Classificazione CEI: 31-70).

Sia il nostro personale coinvolto nella progettazione di impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione, che quello incaricato di effettuare installazione, verifiche, manutenzione di impianti elettrici in luoghi “Ex” è formato e costantemente aggiornato per realizzare impianti elettrici in sicurezza, certificarli e manutenerli puntualmente.

Affidarsi ad un’azienda seria con personale preparato è un passaggio necessario per la sicurezza.

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