La contingente situazione bellica e la conseguente difficoltà di approvvigionamento energetico confermano che la principale strada da intraprendere per garantire sostenibilità e certezza energetica al futuro del nostro Paese è il fotovoltaico; in Italia, infatti, tale sistema di produzione di energia rappresenta una fondamentale soluzione per giungere all’autoconsumo e al risparmio, sia in termini economici sia in termini ambientali, per garantire così alle generazioni future di vivere in un mondo più pulito.
Fotovoltaico in Italia: le soluzioni al caro bolletta
Stando agli ultimi studi sulla resa del fotovoltaico in Italia, un impianto domestico permette un risparmio in media di 1.500 Euro all’anno sulle bollette rispetto al solo utilizzo di energia prelevata dalla rete.
Analogo risparmio si ha se nel caso di impianto posto a beneficio di immobili a destinazione terziaria-commerciale e industriale. Per questi motivi ammontano a 678 milioni di Euro gli incentivi destinati agli investimenti sostenibili delle PMI, come previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico. I fondi, provenienti dal programma europeo “Next Generation Eu” e da altri programmi europei per l’ambiente e il clima ad esso correlati come il “React-Eu” e il “LIFE”, permetteranno di progredire nella transizione ecologica e nella trasformazione digitale del tessuto sociale italiano, dalle micro imprese alle PMI. Non è un caso che le misure prevedano la possibilità di investire per l’innovazione legata a temi quali l’economia circolare, il risparmio energetico e le tecnologie 4.0.
Fotovoltaico in Italia: il decreto energia
A questo, poi, si aggiunge il nuovo “Decreto Energia” (noto anche come “Decreto bollette”), le cui misure riguardano anche il fotovoltaico, con il tentativo di semplificare i processi autorizzativi che finora hanno ostacolato il diffondersi degli impianti. In particolare, l’installazione, “con qualunque modalità”, di impianti solari sia fotovoltaici che termici sugli edifici nei centri storici sarà considerato come ‘intervento di manutenzione ordinaria’ e non sarà quindi subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o altri atti amministrativi di assenso.