Scaricatore di sovratensione: cos’è e perché è utile
Come abbiamo già avuto modo di dire, lo scaricatore da sovratensione è uno strumento che, installato all’interno del quadro elettrico, consente di mettere in protezione l’impianto elettrico da eventuali sovratensioni, che altro non sono che sbalzi e picchi di elettricità provenienti dal gestore della linea elettrica o da fenomeni atmosferici (spesso i fulmini) e che possono provocare gravi danni all’impianto e ai dispositivi ad esso connessi. Lo scaricatore di sovratensione infatti interviene scaricando a terra immediatamente l’energia in eccesso.
Tuttavia, non tutti gli scaricatori di sovratensione sono uguali: conosciuti anche come SPD (Surge Protective Device), essi si dividono in tre classi.
- Scaricatori di sovratensione di prima classe: sono inseriti sotto il contatore e sono utilizzati in aree soggette a violenti temporali, servono a scaricare le correnti dei fulmini senza subire alcun danno.
- Scaricatori di sovratensione di seconda classe: sono complementari a quelli di classe 1 e supportano le sovratensioni provocate da manovre sulla linea elettrica. Vengono installati per proteggere le apparecchiature terminali anche quelle più sensibili.
- Scaricatori di sovratensione di terza classe: garantiscono una maggiore protezione e devono essere installati nel retro della presa delle macchine.
Lo scaricatore di sovratensione è obbligatorio?
E’ recentemente entrata in vigore la Variante 5 della Norma CEI 64-8 che, nella sezione 443 in tema di protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica o dovute a manovre; ebbene, per la prima volta la Norma CEI 64-8 Variante 5 prescrive l’obbligatorietà dell’installazione di dispositivi per la protezione contro le sovratensioni, quando le conseguenze degli effetti delle sovratensioni transitorie possono avere ripercussioni sulla vita umana, sulle strutture pubbliche e sulle strutture collegate al patrimonio culturale, sulle attività commerciali ed industriali e sui luoghi con elevata presenza di persone. Per tutti gli altri casi deve comunque essere eseguita una valutazione semplificata del rischio CRL (livello di rischio calcolato) allo scopo di determinare se la protezione contro le sovratensioni transitorie sia necessaria.