Bando Regione Lombardia per l’efficientamento energetico delle PMI lombarde: un’anticipazione
La notizia è “solo” un’anticipazione, ma è di certo una buona novella per tutte le micro e PMI lombarde che puntino all’efficientamento energetico dei propri impianti produttivi e all’installazione di impianti fotovoltaici: parliamo del bando che Regione Lombardia sta provvedendo a promulgazione per le micro e PMI lombarde che vogliano attuare la loro personalissima svolta green. Ma per meglio capire chi e come verrà coinvolto, quali sono le cifre a disposizione e quali i lavori ammessi, abbiamo deciso di scrivere questo articolo che meglio inquadra le prossime mosse di Regione Lombardia: iniziamo!
PMI lombarde: chi sono i beneficiari e per quali lavori?
A trarre giovamento di questo futuro provvedimento regionale saranno le micro, piccole e medie imprese locali identificabili con codice ISTAT ATECO dei settori manifatturiero o estrattivo. Al loro interno, sarà possibile fare richiesta del fondo (che, in totale, ammonta a 10 milioni di Euro) solo nel caso in cui si dovessero rendere necessari i seguenti due lavori.
Il primo prevede qualsiasi intervento che abbia l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche del sito produttivo dell’impresa e con l’obiettivo di ridurre l’indice di prestazione energetica di almeno il 7%, escludendo la riduzione dei consumi relativi alla climatizzazione della sede produttiva.
Il secondo, invece, si riferisce all’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco fino a 1 MW sulle coperture delle sedi produttive e delle relative pertinenze. A tale intervento si aggiunge poi la possibilità di installare anche sistemi di accumulo, purché abbiano come fine quello di produrre e stoccare energia elettrica esclusivamente per il fabbisogno dell’impresa.
Tutto su spese ammissibili, agevolazioni, ed erogazione del contributo previsto dal bando di Regione Lombardia
Passiamo ora alla trattazione degli elementi di carattere economico, a partire dalle spese ammissibili. Esse variano a seconda dell’intervento che si vuole realizzare: nel primo caso parliamo di consulenza, perizia tecnica asseverata, progettazione, direzione lavori e collaudo nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili per la realizzazione dell’intervento. A queste, e sempre per il primo intervento illustrato, si aggiungono anche la fornitura e l’installazione dei dispositivi e degli impianti che permettano di ridurre di almeno il 7% l’indice di prestazione energetica della sede produttiva dell’impresa e l’acquisto e l’installazione di sistemi di controllo e di monitoraggio dei consumi energetici degli impianti . Gli oneri per la sicurezza relativi all’installazione dell’impianto proposto sono inclusi nelle spese ammissibili. Per tutte queste operazione, poi, l’investimento minimo deve essere pari a 80.000 Euro.
Nel secondo caso (ossia quello dell’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco fino a 1 MW) le spese ammissibili sono quelle di consulenza, progettazione, direzione lavori e collaudo dell’impianto fotovoltaico e dell’eventuale impianto per l’accumulo dell’energia prodotta (pur sempre nel limite del 10% del totale delle spese inserite in domanda), cui si aggiunge fornitura ed installazione degli impianti fotovoltaici e degli eventuali impianti di accumulo (nel limite di 2.000€/kW per impianti fino a 20 kW, 1.600€/kW per impianti fino a 100 kW e 1.000€/kW per impianti con potenza superiore a 100 kW), sistema combinato di Inverter con batterie e allacciamento alla rete dell’energia elettrica. Anche in questo caso gli oneri per la sicurezza relativi all’installazione dell’impianto proposto sono inclusi. Infine, gli interventi dovranno essere realizzati entro 15 mesi dalla comunicazione regionale di assegnazione del contributo.
Per ognuno dei due casi visti, poi, il contributo massimo previsto dal bando di Regione Lombardia è di 400.000 Euro per linea: è possibile richiederlo per entrambi i casi, inoltrando, tuttavia, due distinte domande. Facciamo inoltre notare che l’incentivo è cumulabile con altri finanziamenti e fondi (quali i finanziamenti garantiti dal fondo di garanzia per le pmi, gli incentivi nazionali per la produzione di energia da fonti rinnovabili e gli sgravi fiscali).
Tulle le richieste ricevute verranno poi vagliate ed entreranno in una graduatoria che premi i progetti in grado di dare maggiori risparmi energetici e capacità produttiva: una volta accordato, il contributo sarà erogato in tre tranche, una in anticipo e due a saldo, sulla base delle spese sostenute.