Impianti elettrici per luoghi a rischio incendio o esplosione
Sono ancora troppo frequenti, purtroppo, le notizie su infortuni e incidenti sul lavoro. O, più in generale, la complessità di certi ambienti comporta una difficoltà maggiore nel garantire una totale sicurezza del luogo. Gli impianti elettrici sono tra gli elementi che possono essere causa di situazioni di pericolo, ma allo stesso tempo sono dispositivi in grado di proteggere nell’immediato da danni – talvolta anche molto gravi – a cose e persone. In questo articolo vediamo nello specifico il caso studio degli impianti per luoghi a rischio incendio o esplosione.
L’importanza di un buon impianto elettrico
Avere a disposizione un impianto elettrico efficiente è fondamentale. La sua resa deve garantire alte prestazioni sia nel funzionamento sia per la sicurezza di coloro che vivono l’ambiente in cui è installato. Risulta quindi necessario investire nella progettazione di un impianto che possa sostenere sviluppi nel tempo, ma soprattutto che riesca a far fronte ad eventuali necessarie modifiche e che sia in grado di operare seguendo le norme legislative e tecniche in vigore.
Impianti elettrici per luoghi a rischio incendio o esplosione: il focus
Quando ci si trova in un’area in cui il rischio d’incendio è maggiore rispetto ad un’altra, essa viene indicata con l’acronimo M.A.R.C.I. Per tali luoghi si intendono infatti quelli a Maggior Rischio in Caso d’Incendio e per i cui impianti elettrici si dovranno rispettare particolari normative, nello specifico la CEI 64-8/7 Sez. 7.5.1 nella quale è presente una classificazione dei Luoghi M.A.R.C.I. in base alla valutazione del rischio d’incendio. Particolare importanza viene data ai luoghi di lavoro, chiaramente più esposti a certe situazioni rispetto a quelli ordinari.
I luoghi di lavoro si suddividono in tre livelli: a rischio di incendio basso, medio e alto. I luoghi di lavoro ad alto rischio sono anche la categoria in cui viene individuato il pericolo di esplosione: sono ambienti in cui probabilmente si trattano materiali e sostanze infiammabili o combustibili (D.M. 10 marzo 1998). Qui il personale è notevolmente più esposto al pericolo: che molte volte può essere causato dagli stessi impianti elettrici. Per questo motivo la gestione di tali dispositivi deve essere costantemente monitorata e aggiornata, soprattutto perché tali impianti possono in realtà rivelarsi come fondamentali nella gestione dell’incidentalità.
Affidarsi a un team di esperti e assicurarsi un controllo continuo
Le norme di sicurezza contro il rischio d’innesco e di propagazione sono presenti nel Codice di Prevenzione Incendi. Esso prevede che sia nella progettazione sia nell’installazione di impianti elettrici vengano rispettati e conseguiti alcuni obiettivi: ridurre al minimo la probabilità di innesco (incendio o esplosione), limitare la propagazione di un incendio, rendere agevole l’evacuazione dei presenti e l’ingresso delle squadre di soccorso e, infine, poter gestire l’impianto – secondo le procedure dettate dal piano d’emergenza – da postazioni segnalate e riparate.
Per gli impianti elettrici nei luoghi a rischio incendio o esplosione sarà dunque imprescindibile una corretta manutenzione che deve essere finalizzata a mantenere un livello molto basso di pericolo di guasto. È infatti impossibile garantirne un grado zero. Molto importante sarà dunque affidarsi ad una squadra di professionisti del settore che installino impianti elettrici capaci di rilevare effetti e danni di un guasto con la segnalazione attraverso allarmi e attivazione di sistemi di protezioni automatiche o manuali che blocchino tempestivamente il principio d’incendio. Ne sono degli esempi i rilevatori di fumo, di fiamma e sonde di temperatura.