Corrente continua, i vantaggi nel settore industriale
La corrente continua è una specifica tipologia di corrente elettrica che permette agli elettroni di fluire costantemente nello stesso verso all’interno del circuito. Oggi, in un Paese come l’Italia in cui le cosiddette energie rinnovabili stanno prendendo sempre più piede, la distribuzione in corrente continua ha bisogno di aumentare la propria popolarità. Ciò, infatti, garantirebbe la possibilità di evitare le perdite di conversione da corrente alternata a continua. La corrente continua è utilizzata soprattutto a bassa tensione in elettronica, in special modo nei dispositivi che vengono alimentati con batterie e pile (ad esempio negli impianti elettrici delle automobili). Ma, aspetto che forse oggi interessa ancora di più gli utenti, la corrente continua viene prodotta anche dai pannelli fotovoltaici e dalle pile a combustibile. La corrente continua garantisce anche una serie di vantaggi e opportunità in quella che viene definita l’Industria 4.0.
Le creazioni di microgrid (gruppo localizzato di fonti di elettricità e accumulo che opera connesso ed in sincronia con la rete elettrica) possono integrare sistemi fotovoltaici ed eolici solari. Nascendo proprio da sistemi a corrente continua, essi possono essere inseriti in un sistema di distribuzione a corrente continua con l’obiettivo finale di escludere l’esigenza di avere punti di conversione energetica. Tutto ciò favorisce una eliminazione delle perdite.
Recentemente Georg Stawowy, chief technology officer Lapp, leader nella distribuzione di cavi e accessori per l’automazione, ha sottolineato (fonte industriaitaliana.it) come il passaggio alla corrente continua sia più conveniente ed efficiente. Oggi, lascia intendere Stawowy, i sistemi di trasmissione Hvdc sono pochi e ciò favorisce perdite eccessive. Lo stesso discorso avviene per le utenze. “Gli alimentatori si surriscaldano – ha dichiarato lo chief technology officer Lapp -, a dimostrazione che si determina uno spreco di energia. In questo caso, l’efficienza complessiva della nostra rete energetica si riduce presumibilmente al 56 per cento. È quindi chiaro che serve ripensare drasticamente il sistema. L’alternativa è costituita dall’utilizzo della tecnica in corrente continua per il trasporto su grandi distanze mediante trasmissione Hvdc nonché reti a bassa tensione in corrente continua nelle abitazioni e nell’industria, alle quali sia possibile collegare ad esempio computer portatili o anche motori industriali, senza alimentatori né inverter”. In pratica, un’auto elettrica o un impianto fotovoltaico, garantiscono una efficienza straordinaria.
Pensando all’Industria 4.0, il riferimento va alla Germania, che da anni ormai investe gran parte delle proprie energie e risorse sulla corrente continua, attraverso un progetto chiamato “DC-Industrie”. L’obiettivo principale è quello di sviluppare la smart grid, una rete intelligente che consente di gestire e monitorare la distribuzione di energia elettrica da tutte le fonti di produzione e soddisfare le diverse richieste di elettricità degli utenti collegati, produttori e consumatori. Da questo punto di vista, un passaggio fondamentale per migliorare ulteriormente tale progetto è la conversione delle microgrid di produzione da una architettura a corrente alternata e una a corrente continua. Un passaggio innovativo che in Italia, purtroppo, tarda ancora a verificarsi. Nel nostro Paese la distribuzione elettrica è fatta ancora a corrente alternata. L’augurio è che presto, in Italia ma nell’intera Europa, si possa seguire il percorso intrapreso dalla Germania.