Messa a Terra dei Ponteggi – Sicurezza Elettrica nei Cantieri
Per garantire al 100 per cento la sicurezza dei lavoratori, i ponteggi nei cantieri devono essere realizzati in modo adeguato.
Il documento Inail “La progettazione della sicurezza nel cantiere” elaborato dal Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici, fornisce una serie di indicazioni utili in merito alla normativa vigente su ciò che bisogna fare nei cantieri e sui rischi da evitare.
Innanzitutto i ponteggi devono “essere provvisti, su tutti i lati, di robusti parapetti costituiti da uno o più correnti paralleli all’intavolato il cui margine superiore non sia inferiore ad un metro dal piano di calpestio, ed essere dotati di tavola fermapiede alta 20 cm”.
Il piano di calpestio “non deve distare più di 20 cm dalla facciata, in caso contrario, sarà necessario un parapetto anche sul lato interno del ponteggio. Per la protezione su tetti inclinati, in relazione ai parapetti in gronda, l’art. 125 comma 4 specifica che l’altezza dei montanti deve superare di almeno 1,20 m l’ultimo impalcato; dalla parte interna dei montanti debbono essere applicati correnti e tavola fermapiede, a protezione esclusiva dei lavoratori che operano sull’ultimo impalcato”.
Secondo il documento Inail, il parapetto del ponteggio “non può essere utilizzato come protezione per i lavoratori che operano ad esempio su un tetto, per i quali è necessario prevedere una protezione diversa e indipendente dal ponteggio, come ad esempio, parapetti realizzati secondo la norma europea UNI EN 13374 o sistemi di arresto di caduta”.
Tuttavia si può “utilizzare il parapetto del ponteggio come protezione dei lavoratori previa verifica, da parte di un tecnico abilitato, che ne dimostri l’effettiva resistenza”.
La messa a terra di un ponteggio metallico può essere necessaria per tre ragioni:
- Il ponteggio è una struttura metallica di notevoli dimensioni, situata all’aperto e deve essere protetta contro i fulmini ai sensi dell’art. 84 del d.lgs. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i.. Per stabilire se il ponteggio è di notevoli dimensioni, occorre eseguire uno specifico calcolo.
- Il ponteggio è una massa e deve essere protetta contro i contatti indiretti; si ricorda che una massa è una parte metallica di un componente elettrico, che può andare in tensione per un guasto all’isolamento principale e che può essere toccata. Il ponteggio metallico non costituisce una massa ove sullo stesso non saranno utilizzati apparecchi o componenti elettrici non di classe II.
- Il ponteggio è una massa estranea e deve essere collegata allo stesso impianto di terra delle masse. Una massa estranea è una parte metallica, non facente parte dell’impianto elettrico, che presenta una bassa resistenza verso terra. Il ponteggio appoggia su terreno tramite i piedini e costituisce, quindi, un dispersore naturale di fatto; tuttavia se la resistenza verso terra del ponteggio risulta ≤ 200 Ω (unità di misura della resistenza elettrica) il ponteggio costituisce una massa estranea, che va collegata ai fini dell’equipotenzialità allo stesso impianto di terra esistente, al quale sono collegate le masse. Quando la resistenza verso terra del ponteggio è ≤ 200 Ω, deve essere collegato a terra. Per determinare tale valore è necessario effettuare le opportune misurazioni. Se il terreno è asfaltato, o ricoperto di ghiaia, oppure e lastricato o costituito di roccia, marmo o similari, il ponteggio non costituirà una massa estranea, in quanto la sua resistenza verso terra superera senz’altro i 200 Ω. La presenza di tavole di legno, o di elementi plastici negli appoggi, non è rilevante ai fini dell’isolamento.
Se il ponteggio deve essere collegato a terra, l’intera operazione va eseguita in due punti alla base dello stesso. Non è obbligatorio utilizzare cavallotti o ponticelli. L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche e l’impianto di messa a terra devono possedere una dichiarazione di conformità, rilasciata dall’installatore.