VERIFICA IMPIANTI DI MESSA A TERRA
Periodicità dei controlli
Tutte le aziende con almeno un dipendente al proprio interno sono obbligate a far eseguire una verifica di messa a terra degli impianti elettrici con una periodicità biennale o quinquennale. A dirlo è il Dpr 462/01.
L’impianto di messa a terra è il segmento dell’impianto elettrico che interviene nel caso dovesse verificarsi un danneggiamento, inoltre protegge contro l’elettrocuzione e i fulmini.
La verifica periodica della messa a terra è biennale quando si tratta di luoghi in cui c’è un forte pericolo di incendio con conseguenti maggiori rischi per il personale. Ogni due anni sono soggetti a controlli anche i cantieri edili, i locali ad uso medico e tutti gli ambienti a rischio esplosione.
La verifica diventa quinquennale per tutti gli altri generi di attività.
I controlli devono essere effettuati esclusivamente da Organismi Ispettivi di tipo “A” privati che siano in possesso dell’abilitazione Ministeriale, sottostando a precise leggi e normative europee, o, in alternativa, da ASL e ARPA. Sono vietate le verifiche degli impianti di messa a terra effettuate da professionisti o imprese installatrici.
Ogni inadempienza sarà punita con sanzioni amministrative a partire da 258 euro fino a 4131.66 euro e con l’arresto da 3 a 6 mesi.