L’interruttore magnetotermico: come funziona?
Di largo utilizzo nelle nostre case, l’interruttore magnetotermico garantisce la sicurezza dell’impianto elettrico in condizioni critiche.
Un interruttore magnetotermico è in grado interrompere tutte le correnti che passano nell’impianto elettrico compresa la corrente di cortocircuito. L’interruttore si attiva grazie a due dispositivi: uno sganciatore magnetico e uno termico che intervengono nel momento in cui vengono sottoposti ad un sovraccarico di corrente.
Lo sganciatore termico
Il principio di funzionamento è costituito dallo sganciatore termico composto da due lamine accoppiate che possiedono un coefficiente di dilatazione termica diverso. In caso di aumento della corrente, la temperatura delle lamine aumenta fino a provocarne la deformazione. Quando giunge ad una deformazione critica il sistema fa scattare una molla alla quale è collegato un perno che fa aprire i contatti e fa scattare così l’interruttore.
Lo sganciatore magnetico
Per quanto riguarda invece la corrente di cortocircuito, quando sopraggiunge, interviene lo sganciatore magnetico che assicura l’apertura del circuito in tempi brevissimi. Il funzionamento è basato su un nucleo in ferro sul quale agisce una forza generata da un elettromagnete. Questo nucleo è altresì sollecitato da due forze opposte: la forza magnetica che attrae verso il nucleo magnetico e quella generata da una molla caricata nel momento in cui si chiude il circuito. Quando sopravviene il cortocircuito, lo sganciatore magnetico interviene quasi istantaneamente vincendo l’azione della molla e aprendo così il circuito.
Esistono in commercio diverse tipologie di interruttori magnetotermici in funzione dell’utilizzo che se ne deve fare. In generale quelli per la casa sono tarati per correnti nominali fino a 125A e non sono regolabili.
In ambito industriale invece sono disponibili tre tipologie di interruttori che agiscono su parametri diversi e che prevedono la regolazione degli sganciatori in funzione delle correnti che devono passare all’interno del sistema.